IL SERRAMENTO IN LEGNO AUMENTA IL VALORE DI QUALSIASI IMMOBILE
Dal 1º Gennaio 2012 è diventato obbligatorio indicare la classe energetica in tutti gli annunci di vendita immobiliare. Ciò significa che acquisiranno maggior valore gli edifici energeticamente efficienti. Una ricerca realizzata dal Cresme per il Cnappc, Ance e Legambiente, rileva che in Italia più di 11 MILIONI di abitazioni (il 52,5% del totale) non ha subito interventi di ristrutturazione: un patrimonio immobiliare che continua a sprecare energia e a disperdere nell’ambiente ingenti quantità di CO2. Se vuoi risparmiare, incrementa il valore della tua casa, migliora il comfort dei tuoi ambienti e proteggei l’ambiente naturale, il serramento in legno può darti una mano.
IL PVC È PIÙ ECONOMICO
Economico rispetto a cosa?
Confronti di prezzo sono estremamente difficili da fare per le grandi variazioni nella qualità dei serramenti sia in legno che in PVC. Sconti e incentivi complicano ulteriormente il quadro. Quante volte hai acquistato qualcosa solo perché aveva il prezzo più basso? Un prezzo molto basso è sempre associato a una qualità molto bassa, e quando ti separi dal tuo denaro, l’ultima cosa che desideri è ritrovarti con un serramento con qualità insoddisfacente. Il confronto tra due o più preventivi va fatto a parità di valore e prestazioni offerte. L’isolamento termico di una finestra è un aspetto che influirà sul comfort e sui costi di riscaldamento o raffreddamento della casa. L’isolamento acustico è un dato che influirà sulla qualità del tuo benessere e del tuo riposo. Devono essere valutati anche caratteristiche e vantaggi dei servizi offerti: tempi di consegna, smaltimento dei vecchi serramenti in caso di ristrutturazione, ecc. Diffidiamo quindi delle cifre troppo basse o delle condizioni troppo vantaggiose! La giusta qualità si accompagna al giusto costo. Il serramento in legno è realizzato con materia prima spontanea e rinnovabile. Parliamo di un pregiato elemento d’arredo, capace di arricchire ogni ambiente, di trasmettere il calore e le sensazioni della natura: tutto questo richiede un prezzo adeguato.
IL PVC DURA DI PIÙ E NON HA BISOGNO DI MANUTENZIONE
Un mito da sfatare
Grazie alle moderne vernici, le attuali finestre in legno hanno bisogno di una manutenzione minima, grazie alla quale possono avere una vita significativamente più lunga delle finestre in PVC. Non puliamo i mobili di casa o il parquet? Allora facciamolo anche con le finestre in legno. Non esiste una cosa come un prodotto esente da manutenzione: anche gli infissi in PVC hanno bisogno di essere puliti almeno ogni sei mesi per mantenere inalterato il colore. I materiali in PVC sono molto sensibili all’esposizione solare, con il rischio che la tinta bianca ingiallisca, i colori e gli effetti legno si alterino. Le finestre in legno e i loro componenti sono facilmente riparabili e solo nei casi estremi necessitano di essere sostituite. Le finestre in PVC, al contrario, sono molto difficili da riparare nel caso in cui i componenti si consumino o subiscano dei danni. Molto spesso occorre sostituire l’intera finestra. Il documento “Standards and Quality in Development” della National Building Federation dà agli infissi in PVC un’aspettativa di vita di 20-25 anni, rispetto ai 35-45 anni degli infissi in legno tenero. Secondo il Green Building Digest, “delle finestre in legno ben realizzate e con un’adeguata manutenzione possono durare quanto l’edificio in cui sono installati”.
IL PVC GARANTISCE MASSIMO COMFORT TERMICO E ACUSTICO, RISPARMIO ENERGETICO, SICUREZZA, RESISTENZA AGLI AGENTI ATMOSFERICI, DESIGN, ECC
Ciò vale per ogni finestra ben costruita e ben posata
È facile in questo caso constatare che tali vantaggi non sono legati al materiale, bensì alla finestra nel suo complesso. L’isolamento termico e acustico, sono legati in gran parte al tipo di vetrocamera utilizzato, la sicurezza contro le intrusioni al vetro e alla ferramenta installati.
Anche in questo caso vale la pena sottolineare che il legno è un isolante naturale. Sia le finestre in legno che in alluminio o PVC sono in grado di assicurare prestazioni elevate in termini di isolamento termoacustico e di protezione dagli agenti atmosferici in quanto – ripetiamo – gli accessori per ottenere tali prestazioni sono praticamente identici. Dal punto di vista del design il serramento in legno può essere realizzato in varie essenze e colori, e possiede un’ampia gamma di forme e modelli. È curioso rilevare come, sia il PVC sia l’alluminio propongono gli effetti legno, quasi ammettendo che dal punto di vista estetico il legno non abbia rivali.
IL PVC È ECOSOSTENIBILE E QUINDI RISPETTA L’AMBIANTE
Il PVC insiste molto su questo punto perché rappresenta un suo punto debole
*I problemi ambientali relativi alla produzione, all’utilizzo a allo smaltimento del PVC sono molto complessi. I rischi sanitari e ambientali associati a tale settore industriale sono, tuttavia, di tale portata e importanza che è impossibile ignorarli. Nel PVC vi è un’elevata presenza di cloro, elemento altamente inquinante. Gli stabilimenti utilizzati per la produzione possono avere degli affetti negativi. Gli studi di LCA (Life Cycle Assessment) non consentono di identificare un materiale (legno, metalli, PVC) nettamente migliore da un punto di vista ambientale, anche se al legno è in generale riconosciuto un fabbisogno di energia primaria inferiore rispetto agli altri materiali. La vera ecosostenibilità è data dal legno.
Il legno è una risorsa rinnovabile: a seconda del tipo, il ciclo di vita del legno va dai 30 ai 100 anni. Il legno è l’unica risorsa naturale con un ciclo di vita così rapido.
Il legno materializza l’anidride carbonica, sottraendola all’atmosfera, attraverso quel fenomeno straordinario che è la fotosintesi clorofilliana.
PER FARE I SERRAMENTI SI ABBATTONO LE FORESTE
Un altro mito da sfatare
Negli ultimi 10 anni l’utilizzo della foresta si è evoluto verso criteri sostenibilità grazie anche alle certificazioni di filiera FSC e PEFC. Mantenendo costante il rapporto tra le piante adulte, che vengono tagliate, e quelle giovani si garantisce l’equilibrio ambientale. È noto infatti che le piante giovani, rispetto a quelle più mature, danno un apporto maggiore di ossigeno trattenendo CO2. Indagini della FAO mostrano come in Europa la massa forestale sia in costante crescita ed evidenziano che nei Paesi tropicali la perdita di foresta, seppur sia molto diminuita negli ultimi anni, è dovuta per l’80% a estensione agricola e fenomeni naturali.
Il legno quindi è la materia prima per eccellenza grazie al suo limitatissimo inquinamento durante la sua lavorazione, al fatto che può essere prodotto, ripristinato, smaltito e riutilizzato in perfetta simbiosi con l’ambiente.